Azienda Ospedaliera di Perugia

Programma Trapianti Midollo Osseo, una storia di successi lunga quasi 40 anni

Il punto sul Centro di Ematologia con i nostri professionisti

Ha da poco ottenuto, per la seconda volta, il prestigioso accreditamento internazionale JACIE (Joint Accreditation Committee-ISCT & EBMT) per l’aderenza agli elevati standard mondiali in termini di sicurezza e qualità nel campo delle cellule staminali omopoietiche.

È il Centro di Ematologia e Trapianto dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, diretto dalla Prof.ssa Cristina Mecucci, la cui lunga storia di successi è iniziata nel 1985.

Da 38 anni a questa parte, il Programma Trapianto di Midollo Osseo, la cui Direzione è della dott.ssa Alessandra Carotti, ha effettuato 4010 trapianti di cellule staminali emopoietiche (1985 trapianti allogenici e 2025 trapianti autologhi), la maggior parte dei quali su pazienti affetti da leucemie acute, linfomi, mieloma multiplo, malattie mielo e linfoproliferative croniche.  Dal 2007 ad oggi, inoltre, il Centro ha registrato un incremento progressivo dell’attività trapiantologica pediatrica, che annovera in totale 125 trapianti di cellule staminali emopoietiche, di cui 106 allogenici e 19 autologhi.

“L’impiego di donatori familiari aploidentici, ovvero semicompatibili, è l’ innovazione più rilevante che il gruppo di ricercatori e di medici ematologi, guidati dal Prof. Massimo F. Martelli, ha introdotto all’Ospedale di Perugia  nel 1993 – sottolinea la dott.ssa Carotti – mentre nel resto del mondo si eseguivano solo trapianti allogenici da fratelli identici e da donatori da Registro identici, precludendo così ad una rilevante quota di pazienti leucemici di procedere ad un trapianto per mancanza di donatore o impossibilità di procedere al trapianto  in tempi rapidi”.

“Questo tipo di trapianto è l’esempio di una complessa interazione tra più discipline specialistiche – puntualizza la dott.ssa Carotti – Necessita, infatti, di un’efficace raccolta di cellule staminali prelevate dal sangue periferico del donatore da parte del nostro Servizio Immunotrasfusionale (Aferesi delle cellule staminali di sangue periferico) e di una complessa manipolazione di queste cellule all’ interno di uno specifico laboratorio dove lavorano una Biologa e una Tecnica di grande esperienza (Laboratorio di Manipolazione Cellulare), dirette da un Medico Trapiantologo. Ma anche di due Team Medici e Infermieristici, specializzati rispettivamente nella gestione del paziente adulto e del paziente pediatrico sottoposto a trapianto e di una terapia radiante mieloablativa ed immunosoppressiva, preliminare all’ infusione cellulare, eseguita da Medici e Tecnici Radioterapisti Esperti, ed erogata da macchinari sempre più sofisticati”.

In particolare, dal 2015 è stata introdotta presso l’Ospedale di Perugia la tomoterapia elicoidale in grado di effettuare l’irradiazione selettiva di tutto il midollo osseo e di tutto il sistema linfonodale e della milza risparmiando tossicità agli organi limitrofi, una vera e propria innovazione nella terapia di condizionamento al trapianto allogenico da donatore familiare aploidentico.

“Compresa nel Programma Trapianto e regolata dalle stesse norme Jacie – continua la dott.ssa Carotti – è la terapia con cellule CAR T iniziata nel settembre del 2020 e che ha permesso il trattamento ad oggi di 22 pazienti, 20 affetti da Linfomi B aggressivi e 2 Leucemie Acute B Linfoidi (un pediatrico e un adulto). Nei prossimi due anni è prevista l’indicazione AIFA per altri tipi di neoplasie ematologiche e, di conseguenza, l’incremento numerico anche di questi trattamenti”.

Un altro aspetto importante– sottolineano la Prof.ssa Mecucci e la Dott.ssa Carotti- è la presenza costante accanto a tutti noi operatori del Programma Trapianto e ai pazienti e alle loro famiglie, dei volontari del Comitato per la Vita Daniele Chianelli, con Franco e Luciana sempre in prima linea. La costruzione del Residence nel 2006, oggi in avanzata fase di ampliamento, ha permesso dimissioni precoci dei pazienti dalle degenze, continuando in Day Hospital il follow up fino a più di 100 giorni per i pazienti trapiantati, realizzando così un risparmio di letti e di danaro”.

Il paziente viene in questo periodo accolto in un accogliente appartamento del Residence dove trova una casa, ma anche affetto e ascolto da parte di tutti i volontari.

“Un percorso condiviso e coeso - continuano - che ci ha permesso di arrivare fino a qui e che ad oggi vede un trattamento trapiantologico di successo in oltre il 70% dei pazienti con leucemia acuta mieloide ad alto rischio, a fronte del 40% riportato nella letteratura internazionale”.


l processo di accreditamento è stato seguito dal Servizio Qualità dell’Azienda Ospedaliera, diretto dalla dott.ssa Donatella Bologni, quality manager del Programma Trapianti.

Scarica qui:

Organigramma PROGRAMMA TRAPIANTO MIDOLLO OSSEO

SALUTE & SANITA': PILLOLE DALL0OSPEDALE DI PERUGIA
Rubrica on line: mese di marzo 2023
a cura dell'Ufficio Comunicazione, Stampa e Relazione Esterne

Contenuto inserito il 14-03-2023, aggiornato al 16-03-2023

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