Azienda Ospedaliera di Perugia

Radiologia sempre più innovativa

Il punto con il dottor Michele Duranti, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini e di laboratorio e della SC di Radiologia 




 

La radiologia, con le sue molteplici metodiche utilizzate in modo integrato, ha sviluppato potenzialità sempre maggiori ed è diventata indispensabile per la stragrande maggioranza delle diagnosi. Progressi tecnologici, adeguata formazione medica, rischi sempre più ridotti di esposizione alle radiazioni ionizzanti, hanno ampliato gli orizzonti di questa importante disciplina medica sempre più imprescindibile per il piano terapeutico del paziente e con un ruolo fondamentale nella diagnosi differenziale.

“Le metodiche non invasive o poco invasive come l’ecografia, la radiologia tradizionale e la mammografia sono ormai fondamentali per la prevenzione – spiega il dottor Michele Duranti, Direttore del dipartimento di Diagnostica per immagini e di laboratorio e della SC di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia - Anche l’utilizzo di esami più invasivi da un punto di vista dell’esposizione alle radiazioni, come la TC cardiaca, diventano strumenti indispensabili nella prevenzione delle patologie cardiovascolari se effettuata in presenza di determinati fattori di rischio e condizioni del paziente”.

Quanto sono importanti gli esami di diagnostica per immagini nel trattamento della traumatologia e delle acuzie?

“Sia l’esame radiologico standard, sia la TC che consente anche ricostruzioni 3D, sono fondamentali per decidere il planning terapeutico di fratture dalle più comuni alle più complesse – sottolinea Duranti - In particolare, nella frattura del femore è indispensabile per la tempestività del trattamento che deve avvenire preferibilmente entro 48-72 ore”.

Presso la struttura di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia vengono quotidianamente eseguiti esami di alta specializzazione come TC ed RM nello studio della patologia cardiovascolare, del tubo digerente, RM ad alto campo 3T nello studio della pelvi maschile (prostata) e femminile (apparato genitale) ma anche delle neoplasie del retto. Ruolo importantissimo ha acquisito la Radiologia interventistica che consente di trattare molte patologie, una volta appannaggio esclusivo dell’area chirurgica. Ogni giorno vengono sottoposti ad esami di diagnostica per immagini circa 400 pazienti fra ambulatoriali, ricoverati e provenienti dal Pronto Soccorso.

“Grazie al grande progresso tecnologico oggi si è ridotto sempre più il rischio di esposizione alle radiazioni ionizzanti – specifica il Direttore di Radiologia- Già da tempo le TC sono sempre più dotate di sistemi di riduzione della dose con un’accuratezza diagnostica elevatissima. Grazie allo sviluppo di queste tecnologie oggi è possibile anche ridurre la quantità di mezzo di contrasto da somministrare al paziente e questo spesso può determinare anche una riduzione della durata degli esami. Altra novità importante è stata introdotta nello studio della mammella con la ‘tomosintesi’ che consente di dirimere dubbi che si possono creare nell’analisi della mammografia tradizionale”.

Le nuove frontiere della Radiologia prevedono di ottenere il massimo risultato diagnostico riducendo al massimo la dose di esposizione alle radiazioni ionizzanti.

“Ciò avviene – specifica il dottor Duranti - non solo grazie all’introduzione sul mercato di apparecchiature sempre più sofisticate che riducono la dose, ma anche grazie all’ottimizzazione di protocolli di studio che determinano riduzioni della dose e della quantità di mezzo di contrasto e diagnosi quasi personalizzate sul paziente. Importante è la radiomica, cioè l’analisi delle immagini mediche volta a ottenere, tramite opportuni metodi matematici e software, informazioni di tipo quantitativo da queste non rilevabili tramite la loro semplice osservazione visiva da parte dell'operatore. Questo potrebbe in alcuni casi anche di prevedere se una terapia sarà efficace per quel paziente. Anche l’intelligenza artificiale sta entrando in maniera decisa nell’esame delle immagini radiologiche”

“L’evoluzione tecnologica – conclude - oggi consente alla diagnostica per immagini di entrare in modo fondamentale nello studio di numerose patologie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, Gastro-enterico, genitale maschile e femminile, della mammella ecc.. È indispensabile avere radiologi che abbiano un’attività prevalente in questi ambiti e che studino i pazienti con tutte le metodiche a disposizione. L’organizzazione deve, quindi, prevedere la creazione di piccole unità operative divise per organo o apparato e relative patologie in cui tre o quattro radiologi possano condividere ed utilizzare in modo sistematico metodiche di studio appropriate, protocolli condivisi seguendo le linee guida che garantiscono qualità ed efficacia delle cure”.

Contenuto inserito il 06-10-2023, aggiornato al 06-10-2023

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