Azienda Ospedaliera di Perugia

Protesi metacarpo falangee ed interfalangee impiantate dalla S.C di Ortopedia diretta dal Prof Caraffa restituiscono l'uso delle dita delle mani a due donne.

Una tecnica chirurgica innovativa con l'impiego di una protesi di ultima generazione hanno permesso a due donne umbre di 7O e 73 anni di fare un uso normale delle dita delle mani, praticamente paralizzate a causa di un' artrite reumatoide in un caso, ed artrosi in un altro, da diversi anni. I due interventi chirurgici sono stati eseguiti venerdì scorso dal Dr. Mauro Chionchio della S.C di Ortopedia del S. Maria della Misericordia diretta dal Prof. Auro Caraffa. Questa mattina, dopo i controlli medici, le due pazienti sono state dimesse e i sanitari assicurano che i due interventi sono perfettamente riusciti.  

Si è trattato di applicare, per la prima volta in un Ospedale pubblico italiano, protesi di ultima generazione, con interventi chirurgici all’avanguardia, che l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha organizzato d'intesa con l’Università degli Studi di Perugia e con l’Ospedale Specialistico Ortopedico Waldkrankenhaus di Bad Dὒben (Germania). "La collaborazione scientifica che abbiamo promosso, è maturata ben conoscendo le competenze della Dottoressa Jaqueline Repmann, che ha fatto parte dell'equipe che ha operato le due donne – afferma il Direttore della Clinica Ortopedica, Prof. Auro Caraffa.

“Fino ad oggi - afferma il Prof. Caraffa - , l’intervento chirurgico di sostituzione protesica delle articolazioni metacarpo - falangeae ed interfalangee nei casi di dolore importante e limitazione della capacità articolare delle stesse, garantiva una riduzione del dolore, ma non sempre si verificava una ripresa completa della motilità articolare. Nei due casi trattati venerdì scorso, abbiamo accertato che le due donne non solo non avvertono dolore, ma hanno recuperato la funzionalità delle mani, riappropriandosi di una buona qualità della vita. Molte attività erano loro impedite, come quelle di stringere un bicchiere, di indossare calze, di usare con efficacia un pettine. Abbiamo aperto una nuova frontiera per questo genere di patologie e la collaborazione con la Dottoressa Repmann sarà importante anche in futuro".

 "Il modello di protesi che abbiamo adottato è stato utilizzato con successo in Germania - dice il Dr  Mauro Chionchio, specialista nella chirurgia della mano - ed assicura una ripresa completa del movimento articolare, con scarse  probabilità che possano verificarsi eventi di lussazione tra le componenti protesiche. Tutto ciò è possibile grazie al caratteristico designer vincolante delle protesi stesse”. 

"Nell'Ospedale di Bad Dὒben in Germania sono stati  già effettuati decine di impianti con risultati straordinari - ha spiegato la Dottoressa Repmann, che si è trattenuta fino a ieri a Perugia. I precedenti modelli di protesi articolari per le dita erano spesso problematici; recentemente sono state messe a punto protesi che neutralizzano le forze che entrano a contatto con l'orso, favorendo un meccanismo articolare che è alla base del successo di questa tecnica. L'intervento di applicazioni di queste protesi - conclude Repman - è possibile anche nei casi di articolazioni gravemente compromesse nei pazienti affetti da artrite reumatoide o post-trauma". 

I due interventi eseguiti venerdì scorso, si legge in una nota dell'Ufficio Stampa della Azienda Ospedaliera di Perugia, segnano l’inizio di un rapporto di collaborazione scientifica ed assistenziale tra la Clinica Ortopedica di Perugia e quella di Bad Dὒben, considerata tra le più importanti Cliniche Ortopediche  della Germania, con 125 posti letto e  quattro sale operatorie, dove si eseguono ogni anno più di 4000 interventi.

 

La S.C. di Ortopedia  e Traumatologia di Perugia viene considerata un centro di riferimento nazionale per alcuni settori quali la traumatologia sportiva, le patologie del ginocchio, della spalla, dell’anca delle caviglie e del gomito. Sono in crescente aumento le richieste di interventi chirurgici artroscopici ed opeen per questi settori da parte di pazienti anche fuori regione (oltre il 30% degli operati); in particolare per l’anca, il ginocchio e la spalla. L’attività della Clinica Ortopedica si concentra su un totale di 45 posti letto e gli interventi chirurgici sono stati oltre 3700 interventi nel 2013.

Contenuto inserito il 10-03-2014, aggiornato al 31-03-2014

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