Azienda Ospedaliera di Perugia

Il Laboratorio di Patologia Clinica ed Ematologia (Lab- Fase 1 AIFA)

Il focus con il dottor Alfredo Villa, direttore del laboratorio


La medicina di laboratorio, con le sue molteplici metodiche innovative, ha sviluppato potenzialità sempre maggiori grazie all’innovazione tecnologica e digitale confermandosi nodo indispensabile per il percorso diagnostico e di cura di qualsiasi patologia.

Progresso tecnologico e formazione adeguata degli operatori sanitari hanno ridotto drasticamente i tempi di refertazione degli esami di laboratorio concorrendo a salvare vite umane.


Che cos’è la Medicina di Laboratorio?

La Medicina di laboratorio è una scienza clinica applicata che studia con metodi fisici, chimici, e biologici le alterazioni dell’organismo nello stato di malattia, ricavando da campioni biologici provenienti dal paziente dati quantitativi o qualitativi, che consentono al medico di ottenere informazioni utili a scopo diagnostico, terapeutico e riabilitativo. Una sempre maggiore importanza è rivestita della medicina di laboratorio anche nell’ambito della prevenzione.

E’ una componente fondamentale dei processi diagnostico-terapeutici, supporta l’erogazione dei servizi essenziali per i pazienti e partecipa alle quattro fasi fondamentali della medicina: screening, diagnosi, monitoraggio terapia – cura e riabilitazione (ripristino stato di salute).

La Medicina di Laboratorio è articolata in diversi settori ciascuno dei quali lavora con metodologie ed automazioni differenti:

  • Chimica Clinica
  • Immunochimica
  • Ematologia
  • Citofluorimetria
  • Biologia molecolare
  • Microbiologia/Parassitologia
  • Emostasi
  • Elettroforesi – Immunofissazione
  • Allergologia ed Autoimmunità


Come si arriva ad un referto di laboratorio?

In un laboratorio di analisi, le attività che si susseguono sono, generalmente, ripartite in tre sottoprocessi:

  • fase pre-analitica: consiste nella preparazione del campione da analizzare, dalla prescrizione delle prestazioni al reperimento del materiale biologico, fino al trasporto, al pretrattamento e all’accettazione in laboratorio;
  • fase analitica: fa riferimento all’esecuzione delle determinazioni analitiche;
  • fase post-analitica: consiste nella raccolta dei risultati in un unico referto validato e comprende anche la gestione dello stoccaggio dei campioni

Il referto è il prodotto finale delle attività svolte




Che ruolo riveste il Laboratorio di Patologia Clinica nell’attività clinico-assistenziale ospedaliera?

La medicina di laboratorio deve intendere la propria missione come il complemento alla clinica, interagendo con il medico che ha di fronte il malato, completando il suo iter diagnostico. Il Laboratorio di Patologia Clinica ed Ematologia rappresenta un elemento di fondamentale importanza nel processo clinico diagnostico per tutte le Strutture ospedaliere. E’ una Struttura Complessa composta da 35 unità di personale sanitario e afferisce al Dipartimento di Diagnostica per Immagini e di Laboratorio.

Quali esami vengono effettuati nel vostro Laboratorio?

Vengono effettuati gran parte degli esami prescrivibili dal medico come da nomenclatore nazionale di specialistica.

Il Laboratorio di Patologia Clinica ed Ematologia è suddiviso in diversi settori quali: ematologia, coagulazione, isola proteica, screening delle emoglobinopatie, tossicologia (farmaci droghe e catena di custodia), chimica clinica, autoimmunità utilizzando metodiche ad alta complessità diagnostica: immunometria, turbidimetria, nefelometria, tecniche elettroforetiche (immunofissazioni sieriche ed urinarie, isolelettrofocalizzazione del liquido cefalorachidiano), HPLC, chemioluminescenza, immunofluorescenza.

I processi analitici riguardanti la chimica clinica e l’immunometria sono consolidati nel “Core Lab” caratterizzato da una elevata automazione dei processi.

Che bacino di utenza avete?

Il Servizio eroga attività clinico-assistenziale, interne o esterna, in favore dei degenti e utenti delle strutture ospedaliere, dei Centri Salute del Distretto del Perugino, delle altre aziende sanitarie dell’Umbria.

Il cittadino può accedere direttamente al Laboratorio con prescrizione del proprio medico di famiglia o dello specialista prenotandosi in qualsiasi punto CUP o FarmaCUP e in caso di urgenza può recarsi direttamente allo sportello di accettazione del laboratorio al piano meno 1 della piastra dei servizi dell’ospedale di Perugia.

 

Quanti esami erogate in un anno?

Ogni anno vengono erogati oltre 5 milioni di esami, sia di base che specialistici. Il Servizio di Patologia Clinica ed Ematologia è stato individuato dalla Regione Umbria, come laboratorio hub con conseguente incremento ulteriore dell’attività di circa 2 milioni di esami all’anno. Il laboratorio hub funge da struttura centrale per il coordinamento delle attività perché dotato di servizi specializzati, tecnologia avanzata e competenze.






Quanto è importante la qualità e la tempestività degli esami di laboratorio nel processo di cura?

Il Servizio eroga attività sia in regime di routine che di urgenza (h 24) per far fronte alle esigenze delle strutture sanitarie, refertando nel più breve tempo possibile. La qualità analitica viene monitorata sia attraverso l’utilizzo di controlli di qualità interni giornalieri su più livello (CQI) che partecipando a programmi di valutazione esterna della qualità (VEQ) nazionali ed internazionali.

Che cosa sono gli studi di Fase 1 e perché il laboratorio è fondamentale in questi studi?

Gli studi di fase 1 sono il primo passo nella sperimentazione di un nuovo farmaco sull’uomo. Questi studi sono condotti in pochi centri specialistici, selezionati da AIFA, su un numero limitato di volontari sani per i quali è documentata l’assenza alla non predisposizione di malattie.

L’obiettivo principale è la valutazione dei potenziali effetti collaterali che possono essere attesi, in base ai risultati delle precedenti sperimentazioni sugli animali e la valutazione della modalità di azione e distribuzione del farmaco nell’organismo.

Il Laboratorio è di fondamentale importanza perché esegue le analisi necessarie alla verifica dei criteri di inclusione ed esclusione e quelle relative al monitoraggio e alla sicurezza nell’intero percorso nei pazienti arruolati per gli studi di fase 1.

Gestisce i campioni biologici garantendo per ogni specifico protocollo di studio il rispetto delle relative istruzioni operative concordate con il promotore e stabilite a priori nel pieno rispetto dei criteri di identificazione, tracciabilità, trattamento e conservazione.




 



Contenuto inserito il 03-04-2024, aggiornato al 03-04-2024

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