Diabete nell'adulto: la parola ai nostri professionisti
Il diabete è una malattia cronica, multifattoriale e sistemica, caratterizzata da livelli di glucosio nel sangue al di sopra dei valori fisiologici e legata ad una carenza assoluta o relativa di insulina. Questa patologia può insorgere ad ogni età: il diabete di Tipo 1 interessa in prevalenza il bambino e l’adolescente, quello di Tipo 2 è una malattia metabolica più frequente in età adulta, ma può comunque interessare pazienti molto giovani con fattori di rischio quali sedentarietà, disordini alimentari e obesità.
La Struttura Complessa di Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, è Centro Regionale di riferimento per questa patologia e tra le principali attività annovera la cura e la prevenzione dell’ipoglicemia, la gestione delle complicanze acute e croniche del diabete, l’ottimizzazione del controllo glico-metabolico con farmaci orali o insulina, il diabete in gravidanza e la cura del Piede diabetico.
“Oltre al diabete di Tipo 1 e 2, c’è anche il diabete Mody, una forma di diabete monogenico, troppo poco attenzionata dalla pratica clinica e che può creare problemi al momento della caratterizzazione diagnostica in quanto ha le stesse caratteristiche della patologia presente nell’adulto, ma interessa bambini e adolescenti”, sottolinea la Prof.ssa Francesca Porcellati, endocrinologa diabetologa dell’Ospedale di Perugia.
Il diabete comporta anche molteplici complicanze a carico di vari organi e apparati, come spiega la Prof.ssa Porcellati: “Si va dalle complicanze microangiopatiche che colpiscono i piccoli vasi e che interessano la retina, i reni e il sistema nervoso periferico ed autonomico, a quella macrovascolare che può comportare cardiopatia ischemica, ictus e arteriopatia obliterante degli arti inferiori. Una delle problematiche cliniche che grava maggiormente sulla qualità di vita dei pazienti è il Piede diabetico, una condizione che spesso unisce sia la componente vascolare e, quindi, macroangiopatica, che quella microvascolare neuropatica. Il nostro Servizio si avvale di valutazioni multidisciplinari che coinvolgono nefrologi, oculisti, cardiologi e chirurghi vascolari e disponiamo del Centro specialistico di diagnosi e terapia del Piede diabetico coordinato dalla dottoressa Cristiana Vermigli, un punto di forza della nostra attività ambulatoriale”.
Anche l’utilizzo della tecnologia riveste un ruolo importante nel coadiuvare i pazienti: “Ora disponiamo di terapie mediche per il diabete di Tipo 2 in grado di prevenire le complicanze cardiovascolari e il danno renale – evidenzia la Prof.ssa – o di sensori, per quello di Tipo 1, che consentono il monitoraggio del glucosio interstiziale e che si possono associare, persino integrare, a microinfusori di ultima generazione, migliorando la qualità di vita delle persone affette da questa patologia. In quanto Centro universitario e di ricerca, stiamo sperimentando terapie innovative ed ora stiamo testando l’insulina basale settimanale, nel diabete tipo 1 in fase 3 di sviluppo clinico”.
La Struttura Complessa di Endocrinologia e Malattie Metaboliche è anche Centro specialistico per il trattamento del diabete in gravidanza in cui vengono seguite più di 200 gestanti all’anno. “Il diabete gestazionale– spiega la Dott.ssa Elisabetta Torlone – è una condizione che in genere è limitata alla gravidanza, ma rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di Tipo 2 in età più avanzata. In generale, i rischi per l’insorgenza del diabete gestazionale sono riconducibili all’età, al sovrappeso, alla familiarità per diabete, all’ovaio policistico e alla procreazione assistita. Il diabete gestazionale non dà sintomi e la glicemia venosa determinata in corso di esami di routine può risultare normale; pertanto è importante valutarlo attraverso un test specifico quale la curva da carico di glucosio che va effettuata fra la 16° e 18° settimana di gestazione in condizioni di alto rischio quale l’obesità o una precedente gravidanza con diabete gestazionale, altrimenti fra la 24° e la 28°. Un discorso a parte e molto più complesso merita invece la cura della gravidanza in donne con diabete pre-gestazionale in cui la condizione di diabete di Tipo 1 o 2 richiede un’ottimizzazione e una stabilizzazione del controllo glicemico già prima della gravidanza per evitare i rischi di complicanze per il feto e per la madre”.
“La gravidanza è una condizione metabolica dinamica – continua la Dott.ssa Torlone – in quanto le modifiche ormonali della gravidanza inducono iperglicema, pertanto il compito dei diabetologi è quello di prevenire queste modifiche cercando di simulare i valori di glicemia della gravidanza non complicata da diabete. Tutto ciò si traduce in un monitoraggio glicemico e clinico molto intenso, con visite periodiche ogni due-tre settimane fino al parto o più frequenti se necessario. Nel diabete gestazionale la terapia inizia sempre con un approccio nutrizionale ma se ciò non è sufficiente a stabilizzare il controllo viene aggiunta la terapia insulinica”.
Nella nostra Azienda è attivo inoltre da oltre 10 anni anche un ambulatorio di nutrizione in gravidanza: “Tale ambulatorio è utile nel counselling pre-concezionale, per permettere alle gestanti a rischio in quanto obese o con uno stato nutrizionale non equilibrato di iniziare e proseguire la gravidanza in condizioni migliori.
Grazie ad un percorso educativo che coinvolge la madre abbiamo l’ambizione di migliorare lo stato di salute futuro suo, del bambino e di tutto il contesto familiare”.