Campagna informativa per sanitari
Nel 2023 si è assistito ad un importante calo delle segnalazioni spontanee di Reazioni Avverse da Farmaci e vaccini (ADR) è per questo che, il Centro regionale di Farmacovigilanza, in collaborazione con i Servizi farmaceutici aziendali, lancia una campagna di comunicazione per informare e stimolare i sanitari e i cittadini sull'importanza della segnalazione delle reazioni avverse.
Nella locandina della campagna informativa sono riportate le risposte sintetiche ai principali quesiti sulle reazioni avverse a farmaci e vaccini con il link in QR code per la corretta segnalazione.
Le locandine verranno affisse negli ambulatori e nelle medicherie dei servizi e strutture ospedaliere, oltre che nelle sale di triage del Pronto Soccorso.
Sistema Nazionale di Farmacovigilanza
Come segnalare una Reazione Avversa da Farmaci
Tutti possono contribuire all'attività di sorveglianza attraverso la segnalazione di eventuali reazioni avverse riscontrate nell'uso di qualsiasi farmaco o vaccino attraverso due modalità:
1) utilizzando l'apposita scheda scaricabile al seguente link: Schede per la segnalazione di sospette reazioni avverse da farmaci (Aifa)
Una volta compilata, la scheda di segnalazione va trasmessa via e-mail al Responsabile di Farmacovigilanza dr. Alessandro D'Arpino
alessandro.darpino@ospedale.perugia.it
2) collegandosi online all'indirizzo https://servizionline.aifa.gov.it/schedasegnalazioni/#/. La segnalazione potrà essere compilata seguendo una procedura guidata, al termine basta "cliccare" su "invia la segnalazione". In questo caso sarà il sistema stesso ad inviare al Responsabile di farmacovigilanza Aziendale la segnalazione.
Per approfondire:
Farmacovigilanza
Perché un farmaco possa essere messo in commercio deve essere sottoposto ad un processo di verifica tendente a dimostrarne l'efficacia ed un rapporto beneficio/rischio favorevole. Purtroppo, la sperimentazione clinica pre-marketing, ovvero prima che il farmaco venga immesso in commercio, non consente la piena definizione del profilo beneficio/rischio dei farmaci. Infatti, la sperimentazione prima della immissione in commercio, avviene su popolazioni di pazienti ristrette, selezionate e che non sempre rispecchiano a pieno le caratteristiche della popolazione del mondo reale. Da qui la necessità di sorvegliare la sicurezza di uso dei farmaci anche dopo la loro immissione in commercio.
La farmacovigilanza è una disciplina che comprende una serie di attività finalizzate alla valutazione continuativa di tutte le informazioni relative alla sicurezza dell'uso dei farmaci, e che ha come principale finalità quella di assicurare che, per tutti i farmaci registrati (in Italia ed in Europa), il rapporto beneficio/rischio rimanga favorevole per l'intera popolazione, anche dopo la loro immissione in commercio.
Un evento avverso ad un farmaco (ADR) è definito come un "Effetto dannoso e non voluto conseguente all'uso di un medicinale".
La valutazione della segnalazione spontanea delle reazioni avverse da farmaci provenienti dal personale sanitario (p.e. medico e farmacista) e dagli stessi cittadini è ad oggi alla base dell'attività di Farmacovigilanza europea e mondiale. Questa metodologia è migliore di altre (studi epidemiologici "ad hoc", studi di farmacovigilanza attiva etc) per la sua rapida e contemporanea raccolta di informazioni su qualsiasi farmaco in commercio e per tutte le tipologie di pazienti.
Il sistema di Farmacovigilanza è sostenuto da una complessa rete di organismi nazionali e della Comunità Europea . Grazie a questa rete, viene effettuato un continuo monitoraggio di tutte le specialità medicinali in commercio e qualora si identifichino dei problemi le Autorità regolatorie nazionali intervengono utilizzando provvedimenti adeguati (cambiamento delle indicazioni del farmaco, inserimento di nuovi effetti collaterali nel foglietto informativo, sospensione o ritiro dal commercio).
In Italia la Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) è gestita dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in collaborazione con i Centri Regionali di Farmacovigilanza che a loro volta coordinano la attività dei Responsabili locali di farmacovigilanza presenti in ogni azienda sanitari e/ospedaliera.
fonte: Regione Umbria