Si chiama Anna, pesa 3 kg e 500 grammi, primogenita di una coppia di perugini: è la prima nata nel 2014 all'Ospedale S.Maria della Misericoredia di Perugia. E' venuta alla luce esattamente alle 6.11 di mercoledì 1 Gennaio assistita dalla equipe medica guidata della Dott.ssa Elvira Bottaccioli e dalle Dott.sse Claudia Giordano, Silvia Pericoli e Diletta De Benedictis e dalle ostetriche Costantini, Arenaccio. L'ultimo nato del 2013, un bambino cui è stato dato il nome di Isaac, è avvenuto alle 18.35. L'equipe era composta dal Dr. Angelo Baldoni,e dalle Dott.sse Chiara Antonelli e Federica Bavetta. I genitori anche in questo caso sono italiani, residenti nel comune di Magione.
I nati nel 2013 sono stati 2053 , con una diminuzione del 5,86 rispetto all'anno precedente. Il numero dei parti 1997 con una flessione del 5,26%; 53 i parti gemellari. Il Responsabile della S.C. di Ostretricia e Ginecologia Angelo Baldoni, informa attraverso l'Ufficio Stampa dell'Azienda Ospedaliera di Perugia che è in flessione il numero delle madri straniere, 528 rispetto a 620 mentre sono cresciuti i parti in analgesia, con una percentuale di quasi il 4%, 352 contro 290.
"Il trend di leggera flessione è riferibile presumibilmente all’attuale situazione socio-economica che investe il nostro paese", fa osservare il Dr. Baldoni, che ha voluto ricordare come l'Azienda Ospedaliera di Perugia è stata tra i primi punti nascita nazionali ad erogare il parto indolore h24 gratuitamente con obiettivi aziendali precisi :introdurre un nuovo modello culturale legato al parto con risposte concrete sul controllo del dolore evitando nel contempo una eccessiva medicalizzazione dell’evento parto; ridurre il numero dei tagli cesarei ed in ultima analisi riduzione dei costi". Il numero dei parti cesarei nel 2013 ha subito un decremento di circa il 2% (- 1.67%%): tale riduzione è giustificata dall’aumentata richiesta del parto in analgesia e dal lieve incremento dei parti operativi vaginali.
"Per quanto riguarda i parti con taglio cesareo al 35.90%, pur essendo in riduzione, il dato è motivato dal fatto che l’Azienda Ospedaliera di Perugia è un Centro di 2° Livello - ricorda Il Dr Baldoni -, un centro che accoglie da tutto il territorio regionale e dalle regioni limitrofe casi di patologia ostetrica ad elevato rischio, specie emorragico, per il trattamento del quale il protocollo aziendale prevede l’utilizzo di un team multidisciplinare".